Riduzione green pass vaccinale a 6 mesi, terza dose a 4 mesi, FFP2 sui mezzi di trasporto, assegno unico e universale.
Sono queste alcune delle novità contenute nel decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221, recante "Proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19" pubblicato in pari data sulla Gazzetta Ufficiale n. 305.
Nella stessa occasione il Consiglio dei Ministri ha adottato ulteriori provvedimenti di rilievo, tra i quali risulta l’approvazione del decreto legislativo che istituisce l’assegno unico e universale in attuazione della delega conferita al Governo.
Con ordinanza del Ministro della Salute, il periodo minimo per la somministrazione della terza dose verrà ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario.
Nel provvedimento viene prescritto l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto e anche in zona bianca;
di tipo FFP2 in occasione di spettacoli aperti al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati) e per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto. In tutti questi casi è vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso, di tipo FFP2 su tutti i mezzi di trasporto.
Fino alla cessazione dello stato di emergenza viene prevista l’estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato alla ristorazione per il consumo anche al banco.
Fino al 31 gennaio 2022:
sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto;
saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati.
Visitatori in strutture socio-sanitarie e Rsa
È possibile entrare per far visita alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice solo ai soggetti muniti di Green Pass rafforzato e tampone negativo, oppure vaccinazione con terza dose.
Estensione dell’obbligo di Green Pass ai corsi di formazione privati svolti in presenza.
L’obbligo di Green Pass rafforzato viene esteso:
al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra;
a musei e mostre;
al chiuso per i centri benessere;
per i centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche);
per i parchi tematici e di divertimento;
al chiuso per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia);
per sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.
Il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri introduce un beneficio economico mensile ai nuclei familiari secondo la condizione economica del nucleo, sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
L’assegno è riconosciuto:
ai nuclei familiari per ogni figlio minorenne a carico e decorre dal settimo mese di gravidanza,
a ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, in presenza di una delle seguenti condizioni: il figlio maggiorenne a carico frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea o svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro o sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego o svolga il servizio civile universale.
Per circa la metà delle famiglie italiane (fino a 15.000 euro di ISEE) è pari a 175 euro mensili per il primo e secondo figlio e 260 dal terzo in poi. Sono previste maggiorazioni per:
ogni figlio minorenne con disabilità,
ogni figlio maggiorenne con disabilità fino al ventunesimo anno di età,
le madri di età inferiore a 21 anni,
i nuclei familiari con quattro o più figli,
i nuclei con secondo percettore di reddito.
L’assegno è riconosciuto senza limiti di età per ogni figlio con disabilità. Tra le novità principali introdotte nel testo approvato a seguito delle osservazioni delle Camere, emergono i trattamenti in favore di figli disabili maggiorenni:
per i figli disabili tra 18 e 21 anni, la maggiorazione prevista è stata incrementata da 50 euro mensili a 80 euro mensili,
i genitori di figli disabili con più di 21 anni, pur percependo l’assegno, potranno continuare a fruire della detrazione fiscale per figli a carico.
Il pagamento dell’assegno verrà corrisposto dal mese di marzo di ogni anno, e fino al febbraio dell’anno successivo.