La Cassazione con la sentenza n. 10175/2020 chiarisce che in materia di responsabilità medica e di omicidio colposo del paziente, il fatto che il medico rispetti le linee guida accreditate dalla comunità scientifica non ne esclude automaticamente la colpa. Occorre infatti accertare se il quadro clinico specifico del paziente non imponga di seguire un percorso terapeutico diverso rispetto a quello previsto dalle linee guida.
La Corte sancisce quindi che il giudice del rinvio dovrà adeguatamente e approfonditamente motivare quale posizione dei periti accogliere in base alle leggi scientifiche, senza poter prescindere comunque dalla valutazione del caso concreto.