La Corte di giustizia dell’Unione europea ha stabilito che i familiari degli immigrati extracomunitari regolarmente residenti in Italia hanno diritto agli assegni familiari anche se i congiunti sono residenti all’estero. Il verdetto è giunto ieri in conclusione di una sentenza che riguarda il caso di un cittadino dello Sri Lanka e uno del Pakistan. Entrambi in possesso di un permesso di soggiorno in Italia, si erano visti negare dall’Inps gli assegni proprio per questo motivo.
Secondo la Corte di giustizia dell’Unione europea, quindi, “è contraria al diritto dell’Unione la normativa italiana che rifiuta o riduce una prestazione di sicurezza sociale ai cittadini extracomunitari, titolari di un permesso unico o soggiornanti di lungo periodo, per il fatto che i suoi familiari risiedono in un Paese terzo”. Finora, infatti, l’Inps aveva sempre negato l’erogazione perché i lavoratori extracomunitari “hanno diritto all’assegno per il nucleo familiare solo per i familiari residenti in Italia. Salvo il caso in cui il Paese di provenienza del lavoratore abbia stipulato con l’Italia una convenzione in materia di trattamenti di famiglia”, si legge sul sito.
La Corte quindi ha sottolineato che la normativa italiana “è contraria al diritto dell’Unione europea”. E soprattutto ha ribadito che “la stessa prestazione è accordata ai cittadini italiani indipendentemente dal luogo in cui i loro familiari risiedono”
L'INPS, sollecitata a riguardo dallo scrivente sul caso di un cittadino indiano ha già risposto mostrando di non conoscere ancora la novità o simulando la propria ignoranza, ma molto presto dovrà far i conti con la nuova realtà.